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Quando si partecipa a una fiera, l’attenzione va ai rapporti commerciali che si potrebbero stringere. E all’interno di questo tipo di manifestazioni la piazza dell’incontro e della compravendita è senz’altro lo stand. Una vetrina dove mettere in mostra non solo i prodotti ma anche le proprie doti, per comunicare un’immagine di professionalità nel modo più accurato possibile. Uno stand su misura è la base operativa per un’azienda. La sua progettazione e realizzazione richiedono mani esperte di professionisti del settore. Una costruzione ad hoc porterà a un risultato efficace, personalizzato secondo le esigenze dei prodotti e dei valori aziendali.
La realizzazione pratica di uno stand su misura consiste in una vera e propria soluzione architettonica, che deve tenere conto delle dimensioni dello spazio disponibile. Il primo passo, infatti, è il sopralluogo, che ha l’obiettivo di analizzare la collocazione e le misure dell’area prenotata. I dati ottenuti sono propedeutici per decidere la forma dello stand, che sarà il quartier generale dell’azienda per la durata dell’intera fiera.
Esistono normative che impongono al costruttore dello stand in fiera di mantenere determinate misure minime obbligatorie, sia riguardanti i percorsi sia le distanze di sicurezza. Ma oltre a questi vincoli l’allestimento può essere realizzato su misura, con l’obiettivo di catalizzare l’attenzione del cliente su zone specifiche.
La costruzione su misura è fondamentale per centrare gli obiettivi dell’azienda. Ubicazione e forma dell’allestimento, infatti, dipendono dalla strategia: c’è bisogno di massima accessibilità allo stand, oppure di un involucro ermetico dove racchiudere un prodotto-novità? La soluzione finale, a grandi linee, può diversificarsi tra stand aperto, chiuso, a L, a penisola o a isola.
Dopo aver delineato il progetto, è necessario ragionare sui materiali. La scelta dipende non solo dagli obiettivi strategici dell’azienda, ma anche da considerazioni economiche e tecniche, come il trasporto, il montaggio, il peso, i regolamenti delle fiere. La scelta di materiali ignifughi e la soddisfazione di tutti gli standard regolamentari deve integrarsi con un montaggio accurato che rispetti le caratteristiche del materiale, i tempi di posa e il budget. In ogni caso, non ci sono limiti per dei professionisti con esperienza nella realizzazione di stand su misura.
Di frequente accade che il materiale preferito, come la pietra o il vetro, sia costoso o difficile da montare nel pieno rispetto delle tempistiche dettate dalla fiera. Sempre più spesso, quindi, ci si rivolge all’ausilio di comodi e classici pannelli in legno, più semplici da gestire e più economici. In più, negli ultimi anni sta crescendo l’attenzione all’ecosostenibilità, che può comportare la scelta aziendale di utilizzare materiali green per limitare l’impatto sull’ambiente. In quest’ottica il legno rappresenta un materiale insostituibile. Ancora di più, se proveniente da scarti derivati. Ma anche il cartone si rivela una scelta green, soprattutto se trattato con idropitture ecologiche, prive di solventi e formaldeide.
Lo stand su misura consiste in un contenitore che comporta diversi elementi architettonici. Per prevalere nel contesto, la struttura potrebbe essere rialzata grazie a una pedana, la quale deve essere realizzata secondo le norme di sicurezza e di accessibilità per le persone disabili. All’interno dello stand, poi, un visitatore deve potersi muovere con facilità ed essere attratto da alcune zone in evidenza. Per questa funzione sono utili il pavimento e le pareti, mentre il soffitto, se presente, potrebbe servire ad appendere fari, luci o stendardi che calano dall’alto. Ecco, quindi, gli elementi costruttivi più importanti di uno stand:
La presenza di una pedana in uno stand su misura costituisce un elemento identitario. Conferisce prestigio all’allestimento e lo fa risaltare rispetto all’ambiente circostante Ma la pedana non ha solo la funzione di rialzare. Infatti, risulta molto utile anche sul piano tecnico. Non solo permette il passaggio di cavi elettrici o tubi dell’acqua, se necessari, ma consente anche di realizzare soluzioni funzionali ed estetiche, come inserire al di sotto di una superficie di calpestio in vetro una serie di schermi video per trasmettere immagini ad effetto. Il peso delle persone all’interno dello stand e degli eventuali sistemi multimediali deve essere sostenuto da una struttura solida, costruita con un materiale robusto come il legno oppure con tralicci in acciaio.
Sopra al basamento si posa il pavimento vero e proprio. Visibile al pubblico e quindi rifinito con attenzione ai dettagli, la superficie calpestabile può essere realizzata con legno, resina o moquette, a seconda dell’effetto che si vuole ottenere. Con o senza pedana, infatti, il pavimento può essere risolto attraverso moltissime soluzioni di copertura: dal classico parquet disponibile in una grandissima gamma di essenze, colori e tessiture, fino alla tipica moquette lavorata sulle colorazioni per richiamare e sottolineare le grafiche aziendali. Infatti, differenziare le zone dello stand con colori diversi è utile per sottolineare le diverse proposte di prodotto.
Per quanto riguarda gli elementi verticali, è possibile scegliere tra cartongesso o legno, rivestito o meno. Le pareti hanno la funzione di far riconoscere lo stand e per questo motivo possono essere pitturate con i colori istituzionali dell’azienda o essere usate come supporto per immagini, loghi e testi. L’importante è che siano resistenti. In quest’ottica il materiale classico per la realizzazione di stand su misura risulta essere il legno: nello specifico, pannelli di tamburato che possono venire stuccati e verniciati per ottenere una superficie uniforme ed esteticamente gradevole. Oltre ai pannelli in legno, anche il laminato inserito in strutture di alluminio permette diverse scelte costruttive.
Il soffitto di uno stand su misura può essere presente o meno. Serve per dare una copertura e quindi racchiudere l’ambiente in un involucro visivamente architettonico. Ma, soprattutto, è utile per appendere fari, luci o stendardi. La costruzione di un soffitto costituisce un elemento di qualità, come la pedana, che contribuisce a rendere attrattivo il progetto di allestimento realizzato. Il soffitto di uno stand in genere viene sostenuto da una travatura reticolare in alluminio detta americana. Al contrario, potrebbe anche essere appesa alla copertura della fiera con cavi d’acciaio. Spesso, la soffittatura in sé è realizzata con materiali tessili specificamente pensati per questo uso, che vengono applicati e tesati al di sopra delle strutture dello stand. In generale, gli allestimenti protetti dalla soffittatura risultano più gradevoli perché quest’ultima esclude dalla vista la copertura industriale del padiglione fieristico.
Quando si parla di architettura, l’illuminazione rappresenta un aspetto di estrema importanza. E lo stesso vale per uno stand su misura, dove le possibilità di scelta sono infinite. Per questo motivo, è necessario innanzitutto determinare la quantità di luce complessiva. Da qui si procede a decidere tra una forte luce diffusa, che produce una spiccata visibilità dello stand, oppure una più puntuale, in grado di focalizzare l’attenzione su determinati particolari, come i prodotti-novità presenti all’interno dell’allestimento.
Un giusto equilibrio si può ricercare utilizzando un’illuminazione uniforme all’area espositiva, a cui si aggiungono in proporzione effetti di luce concentrati su determinate zone dello stand. L’aspetto, il colore e la dimensione dei materiali cambiano la percezione della luce. È importante, quindi, considerare le altezze di partizioni interne e pareti, per posizionare al meglio i corpi illuminati. Per esempio, con Led incassati all’interno di pannelli tamburati si possono far risaltare i singoli prodotti oppure i loghi e le grafiche. Grazie all’elevato rendimento, la tecnologia Led dura più a lungo. Inoltre, offre la possibilità di regolare l’intensità luminosa e genera meno calore rispetto ai sistemi più tradizionali.
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